Editoriale LOW RIDE novembre

Letto l'editoriale dell'ultimo numero di Low Ride, ho inviato alla Redazione questa mail:

Gentile redazione, spett.le Direttore,

ho letto e poi riletto, non certo di avere ben capito, l'ultimo editoriale, e in un primo momento sono rimasto basito.
Poi però non ho potuto che fare queste considerazioni:
credo che siate la testata che più contribuisce ad alimentare la passione verso i nostri amati big-twin, ed a tutto ciò che ruota intorno al suo fantastico mondo. Sia con Low Ride che con Chop & Roll (unico appunto su quest'ultima la variazione di formato rispetto ai primi numeri, solo al fine di una collezione ordinata)
Ho sempre considerato azzardata la vostra scelta di pubblicare nelle prime pagine, anche a doppia pagina, la pubblicità di un gruppo chiaramente in concorrenza con le concessionarie ufficiali, e temevo che prima o poi una ripercussione sarebbe arrivata.
Harley Davidson sono certo, sa benissimo che se vende tante motociclette è anche perchè ci sono alternative più economiche alle sue concessionarie per la loro manutenzione e personalizzazione, e sicuramente il loro primo obbiettivo sono i numeri di vendita. D'altro canto, le vendite del nuovo le raggiunge attraverso i suoi concessionari che devono sottostare ad una politica economica ben rigida.
A questi ultimi non poteva certo andare a genio, che chi gli impone spazi, arredamenti, target e chi più ne ha più ne metta, sponsorizzasse una rivista che da così ampio spazio alla concorrenza, sempre più organizzata e presente sul territorio nazionale.
A questo punto le scelte erano due: o HD Italia sponsorizzava in maniera più sostanziosa la vostra/nostra rivista in maniera tale che non ci fosse la necessità economica di cercare altri introiti, e questo sicuramente a discapito della libertà di espressione, oppure per dare ascolto ai suoi concessionari vi toglieva il contributo. Hanno scelto la seconda.
Ognuno deve far quadrare i propri bilanci, spero solo che questo non porti troppa plastica giapponese (come già su questo numero) su quella meraviglia sempre tanto attesa in edicola che è Low Ride. E il fatto che si cerchi di sdoganare prodotti imitazione facendoli personalizzare dal Rolando di turno, non cambia la situazione.
In commercio c'è già un'altra rivista che guarda a 360° il mondo biker, a me piacerebbe che Low Ride rimanesse quello che è sempre stato: un gran bel Low Ride....1340 magari.
Ciao

Cosa ne pensate?

È da parecchio che non compro riviste ma dalla tua mail si arriva a capire il contenuto dell'editoriale e direi che il tuo pensiero non fa una piega! forse è ora che ricomincio a leggere

le riviste stanno in piedi solo con gli introiti pubblicitari , di conseguenza avranno agito di conseguenza , facendo i loro conti.
non so cosa dice l'editoriale , è un po' che non compro più la rivista

...non ho ancora avuto tempo di leggere l'editoriale.
Prima di esprimermi preferisco leggerlo...

Sostanzialmente dice che come un fulmine a ciel sereno, gli è stato comunicato che il messaggio trasmesso da Low Ride non è più in sintonia se non contrario a quello che vuole trasmettere la Motor Company, quando invece era apprezzato fino a poche settimane prima.

e ci credo,hd metteva un pò di euri per tenere in piedi la baracca,ora è piena di costumizzatori costruttori ecc,spazi hd si riducono ,lei(h.d.) va a cercar altri pascoli,della serie i soldi sono i miei e io ne faccio cio che mi pare........

Mah vedi Manuel nemmeno io avrei saputo scrivere meglio una mail che mettesse tanto ben educatamente ma chiaramente in risalto il punto della situazione..purtroppo questi sono piccoli colpi che fanno male a noi e peggio a lui..ma un magazine purtroppo ha a che fare con ben precise regole che sono tutte solo ed esclusivamente economiche..personalmente sono convinto tu abbia perfettamente ragione,io spero solo che nel futuro la rivista non scada anche perchè di riviste che trattano il mondo custom ed in particolare harley da quel che ne so..come low ride non ce n'è..poi ok esistono altre riviste che sono più verso altre cose,e bellissime per giunta..

complimenti, impostata molto fine, ma cmq diretta!
non capisco il perchè di alcune cose, ad esempio;
se devono fare cassa per fare fronte alle spese in aumento della distribuzione (gasolio etc),
è ovvio che aumentano le pubblicità! diminuendo gli spazi tecnici...
ma con le pubblicità aumentano i soldi, e allora perchè c**** non stampare 10 pagine in più!
ovvero... vuoi mettere le pubblicità? quante pagine ? 10?
ok fate il solito numero più 10 pagine di pubblicità!!! semplice no?!?!

Grazie...il tuo ragionamento fila, solo che temo manchino le richieste di pubblicità. Sono diminuite parecchio da un anno e mezzo a questa parte....per esempio anche il mio "dealer" una volta pubblicava il suo annuncio tutti i mesi e adesso non lo fa più.
Secondo me non sono stati gli spazi dedicati ai vari preparatori a disturbare, sono piccoli e autonomi, quindi spaventano poco, quello che ha fatto cambiare il vento è lo spazio enorme dato a chi sta mettendo in piedi una rete parallela.
Si sta ripetendo quello che era già successo alla fine degli anni 80. Chi ha qualche filo bianco si ricorda certamente se già il suo cuore batteva a due cilindri come il mio.
C'erano le concessionarie Numero Uno, stupende, tutte in contesti architettonici e ubicativi molto di pregio (ad eccezione di n.1 Milano che non ne aveva bisogno) e un po' alla volta si era costituita la rete parallela "Americana". Con il tempo alcune sono state assorbite, altre sono diventate indipendenti, altre ancora hanno chiuso.
Qui ci sono dei garage  che stanno facendo la stessa cosa. Siamo in regime di libero mercato (HAHAHAHAHAAAA ) e quindi ognuno può cercare il suo spazio.
Come editore avrei cercato di verificare con più attenzione la tenuta della corda.
Mi auguro come tutti che Low Ride trovi le risorse che compensino la quota di mamma HD.

credo che quanto tu hai scritto è grosso modo quello che pensano in molti...

credo comunque che LR abbia fatto negli anni un gran lavoro per la HD Italia...
per sopravvivere non penso basti avere solo un fondo dalla casa madre...

occorrono attività di vario tipo... e LR ha sempre cercato un coinvolgimento del lettore...

vedi le rubriche sui tipi "particolari"
sui biker indipendenti
sugli eventi ufficiali e non...
sulla manutenzione dei mezzi...
sulla meccanica...
la posta dei lettori....
etc etc

per non parlare poi delle attività fieristiche...

alcune cose hanno funzionato altre meno... come sempre succede... se poi si aggiunge che nel mondo ed in particolare nel nostro mondo siamo più propensi alle critiche che al "fare" va da se che senza pubblicità LR non può pensare di andare molto distante...
Credo che la decisione di dare particolare risalto all'after market sia stata condizione necessaria....

del resto Lr non è una rivista HOG (anche se a tratti a me lo è sempre sembrata)....

Per concludere un ultima riflessione... non credo che finanziare riviste concorrenti sia una soluzione proficua per HD Italia. Soprattutto quando le riviste concorrenti offrono molto meno in termini di leggibilità... Se tali riviste non dimostreranno di avere "una marcia in più" assisteremo ad un ritorno amoroso tra Lr ed HD...

in tutto ciò non comprendo però il contenuto estremamente polemico dell'editoriale... uno sfogo, certo! ma servirà a ricucire??